Encuentros y desencuentros entre América y Europa
“Investigar el pasado y su proceso no supone un retroceso, sino una reconquista hacia la futuridad. Este fi n tiene la labor aquí emprendida por un grupo de investigadoras y académicas, investigadores y académicos, que se han dado a la tarea de pensar las relaciones entre Europa y América Latina teniendo como marco temático los 500 años de la Conquista de México. Un hecho como tal nos convoca a recrear visiones en las que se bifurcan miradas personales, íntimas y vividas, documentadas o teorizadas, sobre la construcción de la propia identidad latinoamericana, a través de la elaboración de nuevos signos de identidad invitando al diálogo voces que indagan lo histórico y lo literario, los acontecimientos y la voluntad creativa.”—con CD-ROM
Frammenti della memoria
“Come placare la tempesta dei dubbi, delle domande, dei giudizi e dell’autocondanna? Come risolvere un conflitto ideologico di principi, così torturante come la prigione, così persecutorio come l’occhio del carceriere? Come raggiungere la coerenza tra la pratica e la teoria, quando il sentimento si frappone e prende un’altra direzione, senza ragioni e a suo capriccio? Come anteporre la rivoluzione, la causa e il partito al corpo e al desiderio? Come combattere la battaglia tra l’essere e il dover essere?”
Scritture e riscritture nelle letterature ispanoamericane
“Se, come si congettura in “Historia de la eternidad”, «desde Homero todas las metáforas íntimas, necesarias, fueron ya advertidas y escritas», allora un principio di ripetitività, di ridondanza e di emulazione regge la costruzione della letteratura, come riscrittura del già scritto piuttosto che come invenzione del nuovo.”
Utopie e distopie nelle letterature ispanoamericane
“Utopia” e “distopia” si possono considerare come le opposte, complementari polarità concettuali attraverso le quali hanno insistentemente oscillato le rappresentazioni dell’universo americano, sin dall’arrivo degli europei nel 1492. Avventurieri, conquistatori e missionari, viaggiatori e scrittori percepirono nelle terre scoperte da Colombo un ideale luogo di realizzazione di progetti utopici vecchi e nuovi, ma anche lo scenario inquietante, al limite dello spaventoso, di un’alterità animalesca e maligna, dominato dalla degradazione e la violenza delle forme sociali e politiche.