“Come placare la tempesta dei dubbi, delle domande, dei giudizi e dell’autocondanna? Come risolvere un conflitto ideologico di principi, così torturante come la prigione, così persecutorio come l’occhio del carceriere? Come raggiungere la coerenza tra la pratica e la teoria, quando il sentimento si frappone e prende un’altra direzione, senza ragioni e a suo capriccio? Come anteporre la rivoluzione, la causa e il partito al corpo e al desiderio? Come combattere la battaglia tra l’essere e il dover essere?”