Castel del Monte e la magia dell’ottagono

Castel del Monte è una delle strutture più enigmatiche e affascinanti dell’architettura medievale italiana. Situato nelle Murge occidentali, in Puglia, questo castello del XIII secolo è famoso per la sua insolita forma ottagonale, simbolo di perfezione e unione tra cielo e terra.

   

9.50
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Cinquecento anni di civiltà e barbarie

Utilizzando le implicazioni socio-culturali e politiche insite nella coppia oppositiva Civiltà / Barbarie (dal romanzo-saggio di Domingo Faustino Sarmiento, Vida de Don Facundo Quiroga, Civilización o Barbarie, 1845), si propone una possibile rilettura della storia della letteratura ispanoamericana individuando in alcune epoche / generi letterari / autori / testi / personaggi, una particolare vitalità di questa dicotomia, usandola come possibile chiave di lettura del composito mondo letterario e socio-culturale ispanoamericano.

   

12.00
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Col senso delle galline per la terra

“Sono tutte pensate sub specie musicae, le poesie di Maria Rosaria Amato. Diverse liriche, infatti, presenti in altre sillogi, sono diventate successivamente canzoni, pubblicate in un CD musicale. Del resto, l’autrice ha una significativa e talentuosa esperienza di cantante. Ma prima di pensarle come canzoni, queste liriche possiamo leggerle come filastrocche, come nenie dal sapore rodariano. E di Rodari hanno tutta la limpidezza del linguaggio e del pensiero, la temperatura morale. Ma non contengono mai il buonismo del poeta di Omegna. Anzi… Cogliamo, soprattutto negli incipit e nei finali, amarezza, ironia, indignazione e a volte cinismo e dileggio, che la musicalità da filastrocca del testo amplifica.”—Domenico Notari

 

   

13.00
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Con cándidas manos

“Una coesione d’insieme, l’andatura e il tono flessi ma fluidi. Il guardare lontano e dentro al contempo. L’allusione, in esergo, dell’essere tutto l’uno dell’altro. E l’essere sempre: il “working week” e il “Sunday rest” come scrive Auden. C’è dolore, sosta e corsa al contempo. Ma nessuna retorica. Nessuna “facile” lacrima. Costano caro quelle lacrime e “le mani che si piegano e si piegano” e Emily lo sa! Tra uno “sbattere” e un “chiudere” le finestre, quasi a voler trovare una “misura”… una misura del dolore”—Marta Celio

 

   

14.00
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Con la memoria stretta in gola

“Nella ormai numerosa produzione letteraria e saggistica legata alle testimonianze degli orrori delle dittature del Cono Sur del secondo 900, recentemente approdata anche in Italia e in italiano, la poesia, già di per sé di difficile circolazione, ancora stenta ad emergere anche se, come afferma la scrittrice argentina María Negroni, è qualcosa come l’ultima spiaggia per «rivelare parte di ciò che oppone resistenza a essere nominato. La poesia […] sa che il reale non è comunicabile, che una falla o fessura si interpone sempre tra la realtà e la sua rappresentazione. Da ciò nasce il suo carattere di antidoto contro qualsiasi discorso calcificato, autoritario. Non è forse la parola poetica l’unica che non può sintetizzarsi, perché ciò che “dice” non si può ripetere in nessun altro linguaggio?”—Rosa Maria Grillo

 

   

15.50
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Con le spalle al traguardo

Sono tua madre, tuo padre, tua figlia
Sono un trattato, sono guerriglia
Sono la voce che si è incrinata
Sul nulla che avanza, che danza.

 

   

14.00
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Corsi e ricorsi

“Il substrato pessimistico permeante i dogmi filosofico-religiosi che si sono susseguiti nei secoli ha dato vita a tutte quelle correnti ““alternative” che, in un modo o nell’altro, hanno riempito i vuoti esistenziali lasciati dalle non più appaganti dottrine teleologiche (…)”

 

   

14.00
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Costantino

“Pur essendosi convertito al cristianesimo nel 313 d.C., Costantino si fece battezzare solamente in punto di morte: fu vera conversione, non un semplice calcolo politico come ipotizzato da qualche storico. Che atteggiamento adottò nei confronti della della politica religiosa, della divinazione, della magia e della stregoneria? Un quadro sintetico ma chiaro su una delle più importanti figure dell’Impero romano.”—Cinzia Giorgio

 

   

14.00
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Cristiani e pagani nell’antica Roma

“Un testo che offre non solo una prospettiva storica, ma anche una riflessione sulle dinamiche religiose e culturali che continuano a influenzare il nostro mondo contemporaneo.”—Ermelinda Calabria

     

16.00
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El trabajo me pone alas

“«El trabajo me engolosina. El trabajo me pone alas. A otros embriaga el vino; a mí el exceso de trabajo». Sono parole che José Martí, l’apostolo della patria cubana, il padre di “Nuestra América”, annotò nel suo quaderno di appunti nel 1881, espressione del suo umanitarismo sociale, di fervidi sentimenti socialisti, volto alle rivendicazioni e alle speranze del popolo dei lavoratori, del popolo numeroso e bisognoso della sua America “mestiza”.”

   

60.00
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