A volte nella vita

A volte nella vita. Uno, nessuno, cento Luca non è solo un libro che racconta come affrontare una disabilità, ma è un’opera completa; può essere letta semplicemente come una biografia, un racconto di formazione, un saggio sul tema della disabilità, può aiutare a rialzarti; oppure può semplicemente insegnarti come la vita, che appare indecifrabile negli eventi e nel percorso tracciato, abbia semplicemente bisogno della giusta chiave di lettura, del cifrario corretto, per essere affrontata a prescindere da quello che succede, da ciò che ella ti mette davanti.”—Davide Borgobello Cervelli

 

   

17.00
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Al di là dei confini

“Il confine ha, da sempre, alimentato accesi dibattiti nel campo della geografia, della geopolitica, così come delle relazioni internazionali, della sociologia, della politica e del diritto. Nel corso degli anni si è passati da uno studio sul confine che lo concepiva solo come una linea tracciata su una mappa, ad uno in cui questo viene inteso sempre più come luogo di apertura al confronto con l’altro, uno spazio dialogico tra culture diverse da cui far scaturire, tra difficoltà e speranze, l’avvio di processi di comprensione e ascolto.”

 

   

25.00
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Atlantide

Atlantide: Mito o Storia?, scritto con linguaggio semplice e fruibile, è adatto a lettori di tutte le età, compresi i più giovani. Diviso in capitoli autonomi, il testo può essere letto come una serie di storie separate, o come un’unica avventura completa.”

     

13.00
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Babel

Babel es traducción y poesía: el encuentro extremo entre los confines de los lenguajes, un camino que cruza todas las fronteras bajo el signo de la hospitalidad con palabras de libertad y supervivencia también. Babel es un libro para abrir la piel de la memoria.

Babel è traduzione e poesia: l’incontro estremo tra i confini delle lingue, un cammino che attraversa tutte le frontiere sotto il segno dell’ospitalità con parole di libertà e anche di sopravvivenza. Babel è un libro per aprire la pelle della memoria.

 

   

14.00
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Beatrice e Lei

“Dove finiscono le parole di chi nega il domani? Chi torna dal passato lo fa per quale motivo? Curiosità? Ego ipertrofico? Voglia di vedere se qualcuno ricorda, se qualcuno ha trovato tracce della sua vita? Per insegnare la strada?”—Paolo De Vita

 

   

12.00
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Biancaneve resta nel bosco

“Un teatro per l’infanzia, tre fiabe sceniche di Elisa Constanza Zamora Pérez: Biancaneve resta nel bosco, La pirata Marimar, La storia sognata. La volontà di proporsi in termini correttivi contro la cristallizzazione ideologica e abbandonare stereotipi, un intento tutto militante che, rivolgendosi soprattutto alle bambine, vuole insegnare ad esse a coniugare la parità di genere.”—Lucia Stefanelli Cervelli

 

   

14.00
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Breve storia della magia

Breve storia della magia è rivolto a chiunque voglia approfondire la conoscenza basilare di una delle discipline più affascinanti e misteriose della storia dell’umanità.”

 

   

17.00
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Can down, Calm down

“”Can down” non è un’espressione comune in inglese; non è conosciuta neanche in spagnolo e tantomeno in italiano. Il titolo sorprende. Potrebbe essere un prestito straniero di moda o una trovata di marketing librario. Ma sarebbe un errore pensarlo…”—Emmanuelle Sinardet

 

   

14.00
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Cantus angelicus

“I canti pubblicati in questo volume sono stati raccolti per l’animazione musicale e per coloro che amano il canto religioso cristiano. Dove possibile, sono corredati da spartiti musicali”.

 

   

17.00
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Col senso delle galline per la terra

“Sono tutte pensate sub specie musicae, le poesie di Maria Rosaria Amato. Diverse liriche, infatti, presenti in altre sillogi, sono diventate successivamente canzoni, pubblicate in un CD musicale. Del resto, l’autrice ha una significativa e talentuosa esperienza di cantante. Ma prima di pensarle come canzoni, queste liriche possiamo leggerle come filastrocche, come nenie dal sapore rodariano. E di Rodari hanno tutta la limpidezza del linguaggio e del pensiero, la temperatura morale. Ma non contengono mai il buonismo del poeta di Omegna. Anzi… Cogliamo, soprattutto negli incipit e nei finali, amarezza, ironia, indignazione e a volte cinismo e dileggio, che la musicalità da filastrocca del testo amplifica.”—Domenico Notari

 

   

13.00
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